Sostenibilità a 360°: cosa significa
La filosofia sostenibile è una realtà che sta sensibilizzando sempre più aziende, ma cosa significa di preciso? Vediamolo insieme
Sostenibilità a 360°: cosa significa
Il sostantivo, con relativo aggettivo, è sulle bocche di tutti perché sulle bocche di tutti è il problema che sta alla base: le ferite sempre più evidenti mostrate dal nostro pianeta, non ultimo il surriscaldamento. Lo slogan secondo cui non abbiamo un pianeta B sta sensibilizzando sempre più persone la ricerca di soluzioni sta portando sempre più esponenti dell’industrializzazione a trovare l’uovo di Colombo che possa garantire l’unione in parallelo di produttività e rispetto delle esigenze ambientali.
Come ci si deve muovere, quindi per essere sostenibili a 360°? Cosa significa? Vediamolo insieme, focalizzandoci su quello che la nostra azienda sta già facendo e vuole fare in futuro.
Sfidare l’utopia dell’impatto zero
Cosa può fare un’azienda per l’ambiente? Apparentemente è una domanda che manifesta un controsenso, ma al contrario palesa uno degli aspetti più importanti non solo del fare industria oggigiorno, ma anche dell’aprire porte che non esistevano, che non erano state nemmeno pensate. La crisi ambientale nelle sue varie ed inquietanti sfaccettature (il cambiamento climatico in primis) non ci lascia più tempo per procrastinare, quindi è momento per agire. Ma come?
Ce lo chiediamo ogni giorno, in azienda, e se lo è chiesto Gabriele Salvatori in un momento intimo e privato, apparentemente slegato dalle dinamiche lavorative. In vacanza infatti con il figlio Gianmarco, notò come il magnifico contesto esotico fosse rovinato dalla presenza massiccia di buste di plastica che galleggiavano sulle acque del Nilo. In Salvatori scattò una scintilla: che nella lotta per salvaguardare l’ambiente il mondo aziendale non dovesse essere parte del problema, bensì una forza attiva per la soluzione. Per fare questo, un’azienda deve reinventarsi completamente, comprendendo e abbracciando nel profondo la causa sostenibile. Cosa significa, all’atto pratico?
Significa concepire l’intero atto produttivo e distributivo in chiave green, eliminando il più possibile ogni minaccia all’ambiente. Il sogno aziendale è quello dell’impatto zero, ovvero rendere tutto l’iter eco-sostenibile. Al momento non è logisticamente possibile, vi sono ancora delle barriere insormontabili, una su tutte quella rappresentata dal polistirolo. Che, per quanto acerrimo nemico degli equilibri ambientali, è insostituibile per la forza e l’efficienza che garantisce agli imballaggi.
Questo non ci ferma dal cercare incessantemente alternative, tanto che il 40% dei prodotti Salvatori viene già imballato con un sistema di cartone e carta riciclati. Inoltre abbiamo sostituito depliant e materiale informativo di carta con quelli di carta.
Ancora: la nostra ricerca si stringe in abbraccio con quella della Normale di Pisa per cercare di creare innovativi packaging edibili, ovvero privi di qualsivoglia sostanza chimica. Il sogno nato quel giorno sul Nilo non si fermerà mai, perché si tratta di una missione sempre perfettibile.
Riciclo per l’arte e per la natura: Lithoverde® e Romboo
Crediamo che i 360 gradi della sostenibilità debbano passare e comprendere anche l’aspetto creativo ed estetico: dopotutto facciamo design. Siamo particolarmente orgogliosi di aver realizzato, nel corso degli anni, creature esclusive che abbiano saputo fondere la bellezza estetica, l’originalità inventiva e il pieno rispetto per le esigenze della natura. Due in particolare crediamo abbiano centrato in pieno l’obiettivo.
Lithoverde® ha saputo risolvere un enorme problema che affligge da sempre il mondo industriale, vale a dire l’imponente quantità di materiale di scarto che viene a crearsi nel processo produttivo. Nello specifico, la lavorazione del marmo prevede in media che più della metà di un blocco finisca nel “cestino”. Uno spreco impressionante, considerato anche il pregio di questa materia prima. Abbiamo pensato quindi di recuperare questo ipotetico scarto e renderlo una texture: Lithoverde® è infatti la prima finitura al mondo realizzata quasi del tutto con materiale di scarto. La sua composizione prevede al 99% il marmo di recupero sopra menzionato e al restante 1% una resina naturale a base di soia, che ha come compito quello di incollare il tutto.
Altra creazione, altro recupero. Con Romboo ci siamo superati in un altro modo, andando a riprendere materiale inutilizzato per un altro nostro “figlio”, Bamboo. Il concetto è stato il medesimo, ovvero reinventare ciò che gli altri avrebbero gettato, e ci siamo spinti addirittura oltre: ne abbiamo dato un’identità visiva totalmente nuova, passando dalle linee di Bamboo alle trame a losanga di Romboo, che così sa esaltarsi in giochi di luce incredibili.
Abbiamo visto come la filosofia della sostenibilità sia una missione che sta portando sempre più persone e aziende a cercare soluzioni tangibili nella lotta contro l’inquinamento ambientale, vera piaga che sta indebolendo sensibilmente la salute del nostro pianeta. Abbiamo visto inoltre come la nostra azienda abbia al centro la costante ricerca di soluzioni che portino benefici importanti all’ambiente e abbiamo visto come abbia raggiunto già traguardi incredibili, come le texture Lithoverde® e Romboo.
Se sei interessato a conoscere più in profondità la nostra azienda, quello che facciamo e come lo facciamo, contattaci e ti daremo le chiavi per comprendere la nostra realtà.