La lavorazione della superficie della pietra naturale: le 5 lavorazioni principali
La tradizionale pietra naturale
Oltre alle nostre finiture esclusive siamo in grado di eseguire anche le lavorazioni più tradizionali sulla superficie della pietra di cui riportiamo di seguito un elenco.
Finitura Spazzolata
Lo spazzolato, chiamato anche effetto “seta”, dona al materiale una tessitura opaca, leggermente ondulata, con un effetto buccia di arancio. Estremamente compatta e piacevole al tatto.
Finitura sabbiata
La sabbiatura conferisce al materiale un aspetto molto piacevole, in alcuni casi quasi “vellutato” al tatto e privo di asperità, cui si associa ad un deciso smorzamento delle tonalità di colore che diventano più chiare e delicate. Si ottiene proiettando una miscela abrasiva a forte pressione e velocità sulla superficie della pietra.
Lavorazione a spacco o “spaccatello”
Superfici irregolari, rugose, a rilievo variabile si ottengono dalla rottura meccanica delle lastre che ne rende visibile la superficie naturale, poiché ne sfrutta l’intrinseca facilità alla fenditura secondo una certa direzione. Salvatori ha inventato lo “spaccatello” agli inizi degli anni 50.
Bocciardatura
Tra le più antiche lavorazioni, la bocciardatura esalta la tessitura del materiale, cui conferisce un aspetto rustico, scolpito e in rilievo. A livello cromatico la lavorazione tende ad annullare difformità e variazioni.
Calibratura, Levigatura e Lucidatura
La successione di queste lavorazioni si esegue in sequenza per eliminare le irregolarità della superficie (calibratura) e ottenere la finitura liscia, levigato opaco, lucido. Conoscere come le diverse lavorazioni sulle rocce possano incidere sul risultato finale ed estetico che si vuole ottenere, è uno dei punti fondamentali per la progettazione e dove Salvatori dedica le proprie risorse di sviluppo.